Il Giudice Bo Versterdorf ha accolto le tesi portate in aula da Samba
Team e Free Software Foundation Europe, giudicando quelle di Microsoft
poco convincenti.
La competenza tecnica e legale apportata da Samba Team e FSFE ha
consentito alla decisione della Commissione Europea di resistere
all'assalto degli studi legali più prestigiosi d'Europa. La comunità
del software libero rappresentata in aula dall'avvocato Carlo Piana ha
continuato a difendere i consumatori europei e gli interessi di quelle
imprese che sul software libero basano i propri affari.
«Questo è il successo di una comunità internazionale che sa coordinarsi
e ottenere risultati eccellenti, sia tecnici che legali e politici. E
lo dimostra sia la sentenza di oggi, come pure il successo di ieri al
Consiglio Europeo per la direttiva sui brevetti software.
Abbiamo sempre creduto che le argomentazioni di Microsoft fossero
insostenibili tecnicamente e siamo felici di essere riusciti ad
esprimere in maniera così convincente le nostre ragioni» commenta
Stefano Maffulli, presidente della sezione italiana della FSFE.
Il Presidente ha valutato come con il rilascio delle informazioni
previste dalla Commissione nessuno dei concorrenti potrà "clonare" i
prodotti Microsoft (se mai qualcuno volesse farlo), e comunque essa è in
grado in ogni momento, come ha fatto in passato, di "rompere" la
compatibilità. Inoltre è stato facile per il Presidente dimostrare
l'assurdità di una delle più incredibili affermazioni di Microsoft,
ovvero che lo sviluppo di prodotti intercompatibili avrebbe portato
insicurezza, dunque la necessità per Microsoft di "rafforzare la
sicurezza dei propri protocolli". Il Presidente ha affermato che già
Samba implementa alcuni protocolli e non vi è nessun caso dimostrato
che ciò abbia causato malfunzionamenti o problemi di sicurezza (che
semmai esistono proprio a causa della supposta segretezza, come il worm
SasserB sta a dimostrare).
«Diversamente da notizie diffuse sulla stampa, la Microsoft non dovrà
rivelare il codice sorgente di Windows, ma semplicemente documentare i
protocolli, cioè il linguaggio di comunicazione usato per parlare con
altri computer, per consentire l'interoperabilità. Siamo convinti che
questa sentenza stimolerà il mercato senza danneggiare nessuno e che al
contrario rappresenti un'opportunità per competere su qualità di codice
e di servizio rispettando l'interoperabilità» aggiunge Carlo Piana.
Che cos'è la Free Software Foundation Europe:
La Free Software Foundation Europe (FSFE) è una organizzazione non
governativa senza fini di lucro che si dedica a tutti gli aspetti
del Software Libero in Europa. L'accesso al software determina chi può
far parte di una società digitale. Quindi la libertà di usare,
copiare, modificare e redistribuire software, come descritto nella
definizione di Software Libero, permette parità di partecipazione
nell'era dell'informazione. Portare all'attenzione del pubblico questi
temi, dare solide basi politiche e legali al Software Libero e
assicurare libertà alle persone supportando lo sviluppo di Software
Libero, sono temi centrali per la FSFE, che è stata fondata nel
2001 come organizzazione sorella della Free Software Foundation
statunitense.
Contatti:
Stefano Maffulli <maffulli at fsfeurope.org>
Cel: +39 02 3453 7127
Alessandro Rubini <rubini at fsfeurope.org>
Tel: +39 0382 52 95 54
Cel: +39 349 26 89 041
Lele Rozza <press at italy.fsfeurope.org>
Cel: +39 340 76 19 093
Carlo Piana
Cel: +39 02 7000 6392
Per maggiori informazioni:
http://fsfeurope.org/
press [at] italy.fsfeurope.org
In merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del
Consiglio relativa alla brevettabilità delle invenzioni attuate per
mezzo di elaboratori elettronici, non capiamo il senso della cosiddetta
posizione comune sulla questione brevettabilità del software. Ci pare
evidente il subdolo tentativo di mettere i ministri di fronte al fatto
compiuto.
Troviamo almeno sospetta l'improvvisa accellerazione delle decisioni
sulla materia. Il colpo di mano del Committee of Permanent
Representatives (COPERER) [1] è volto evidentemente a impedire
approfondimenti, chiesti da più parti, che invariabilmente porterebbero
a una radicale revisione del documento.
Chiediamo a gran voce che i ministri e i parlamentari europei ascoltino,
con il tempo e le audizioni necessarie, quanti possano dire una parola
competente sulla questione, non lasciando alla politica di lobby la
possibilità di condurre queste decisioni che incideranno profondamente
nelle politiche industriali e sul controllo della conoscenza e delle
idee nei prossimi decenni. Nella fattispecie, si consideri il fatto che
la stessa Commissione Europea sta solo ora finanziando uno studio
economico sull'effetto della proposta di direttiva. Dunque, che si stia
avviando una riforma importante senza aver analizzato le sue conseguenze
economiche? [1] Domanda retorica, perché è andata proprio così e pochi
si sono posti il problema.
Chiediamo che il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali Gianni
Alemanno rifiuti l'ordine del giorno e chieda una verifica della
maggioranza al prossimo consiglio, sicuri che tale maggioranza oggi non
esiste più.
Note
[1] http://www.inti.be/ose/ai-en/traite/mc/li60e.html
[2]
http://ted.publications.eu.int/official/Exec?DataFlow=call_one_detail.dfl&T…
Che cos'è la Free Software Foundation Europe:
La Free Software Foundation Europe (FSFE) è una organizzazione non
governativa senza fini di lucro che si dedica a tutti gli aspetti
del Software Libero in Europa. L'accesso al software determina chi può
far parte di una società digitale. Quindi la libertà di usare,
copiare, modificare e redistribuire software, come descritto nella
definizione di Software Libero, permette parità di partecipazione
nell'era dell'informazione. Portare all'attenzione del pubblico questi
temi, dare solide basi politiche e legali al Software Libero e
assicurare libertà alle persone supportando lo sviluppo di Software
Libero, sono temi centrali per la FSFE, che è stata fondata nel
2001 come organizzazione sorella della Free Software Foundation
statunitense.
Contatti
Stefano Maffulli <maffulli at fsfeurope.org>
Cel: +39 347 14 93 733
Alessandro Rubini <rubini at fsfeurope.org>
Tel: +39 0382 52 95 54
Cel: +39 349 26 89 041
Lele Rozza <press at italy.fsfeurope.org>
Cel: + 340 76 19 093
Per maggiori informazioni
http://fsfeurope.org/
press [at] italy.fsfeurope.org
Un tributo, ideato dalla sezione italiana di Free Software
Foundation Europe, per chi si è distinto per il lavoro svolto in prima
linea per la difesa della libertà in una società digitale.
Il riconoscimento "Free Software Free Society", che contiene il
manifesto di FSFE, sarà assegnato a Stefano Rodotà, Presidente
dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali, il prossimo
18 dicembre a Milano nel corso della manifestazione "Condividi la
conoscenza: nuovi Commons, nuovi diritti" [1], in programma presso lo
IULM di via Carlo Bo 1.
La motivazione del premio va ricercata nella grande attenzione del
professor Rodotà per le tematiche della libertà della conoscenza e
per la sua capacità di interpretare la sua materia con prospettive di
lungo periodo ma soprattutto per la salvaguardia della privacy e dei
cittadini in un momento in cui questo concetto andava inventato,
costruito e tutelato.
«FSFE vuole fornire una solida base per la libertà in un mondo
digitale», spiega Stefano Maffulli, presidente della sezione
italiana «sia dal punto di vista economico che da quello sociale ed
etico. Il lavoro del prof. Rodotà è un imprescindibile contributo per
per lo sviluppo della società digitale, di cui il software libero è una
pietra miliare».
Alla cerimonia di assegnazione saranno presenti per il team italiano
di FSFE Stefano Maffulli, Alessandro Rubini e Lele Rozza.
Note
[1] http://www.quintostato.it/archives/000995.html
Che cos'è la Free Software Foundation Europe:
La Free Software Foundation Europe (FSFE) è una organizzazione non
governativa senza fini di lucro che si dedica a tutti gli aspetti
del Software Libero in Europa. L'accesso al software determina chi può
far parte di una società digitale. Quindi la libertà di usare,
copiare, modificare e redistribuire software, come descritto nella
definizione di Software Libero, permette parità di partecipazione
nell'era dell'informazione. Portare all'attenzione del pubblico questi
temi, dare solide basi politiche e legali al Software Libero e
assicurare libertà alle persone supportando lo sviluppo di Software
Libero, sono temi centrali per la FSFE, che è stata fondata nel
2001 come organizzazione sorella della Free Software Foundation
statunitense.
Contatti
Stefano Maffulli <maffulli at fsfeurope.org>
Cel: +39 347 14 93 733
Alessandro Rubini <rubini at fsfeurope.org>
Tel: +39 0382 52 95 54
Cel: +39 349 26 89 041
Lele Rozza <press at italy.fsfeurope.org>
Cel: + 340 76 19 093
Per maggiori informazioni
http://fsfeurope.org/
press [at] italy.fsfeurope.org
Il team italiano di FSFE organizza per venerdì 17 dicembre dalle 10
alle 14 a Bologna, presso il Caffè La Linea, in piazza Re Enzo 1/4,
una conferenza stampa con dibattito pubblico per parlare dell'importanza
del software libero nelle amministrazioni locali.
Il programma della giornata prevede i seguenti interventi:
* Lele Rozza, responsabile relazioni esterne del team italiano di
FSFE, "Amministrazioni locali e software libero".
* Giorgio Panaro, responsabile Settore Sistemi Informativi e Telematici
del Comune di Bologna
* I consiglieri comunali Sergio Lo Giudice (Democratici di Sinistra)
e Renzo Panzacchi (Verdi), firmatari dell'ordine del giorno su
formati liberi e software libero.
* Renzo Davoli, docente dell'Università di Bologna e responsabile del
Master in Tecnologia del Software Libero e Open Source, "Il ruolo
della società civile nella formulazione di provvedimenti
amministrativi sul software libero".
* Davide Dozza, maintainer di OpenOffice.org, "L'importanza dei
formati liberi".
* Maria Chiara Pietavolo, docente dell'Università di Pisa, traduttrice
del volume "Per la pubblicità del sapere" di Jean-Claude Guédon [1].
* Francesco Marchetti Stasi e Antonella Beccaria, NMI-Club, autori
del volume "NoSCOpyright. Il caso di SCO contro LINUX" [2]
Inoltre, nell'ambito della campagna lanciata a livello europeo "Quanto
conta la libertà nella tua vita?" [3], saranno allestiti punti vendita
attraverso cui trovare gadget, magliette e oggettistica per un regalo
di Natale nel segno del software libero. I fondi raccolti saranno
destinati al finanziamento delle spese legali e tecnologiche sostenute
da FSFE, perché "la libertà non ha prezzo, ma ha un costo" [4].
Note
[1] http://bfp.sp.unipi.it/ebooks/guedon.html
[2] http://www.stampalternativa.it/libri.php?id=88-7226-806-0
[3]
http://www.italy.fsfeurope.org/it/events/2004/tour/help/letter-20041209.it.…
[4]
http://mailman.fsfeurope.org/pipermail/press-release-it/2004q4/000065.html
Che cos'è la Free Software Foundation Europe
La Free Software Foundation Europe (FSFE) è una organizzazione non
governativa senza fini di lucro che si dedica a tutti gli aspetti del
Software Libero in Europa. L'accesso al software determina chi può far
parte di una società digitale. Quindi la libertà di usare, copiare,
modificare e redistribuire software, come descritto nella definizione di
Software Libero, permette parità di partecipazione nell'era
dell'informazione. Portare all'attenzione del pubblico questi temi, dare
solide basi politiche e lagali al Software Libero e assicurare libertà
alle persone supportando lo sviluppo di Software Libero, sono temi
centrali per la FSFE, che è stata fondata nel 2001 come organizzazione
sorella della Free Software Foundation statunitense.
Contatti:
Lele Rozza <press at italy.fsfeurope.org>
Cel: + 340 76 19 093
Stefano Maffulli <maffulli at fsfeurope.org>
Cel: +39 347 14 93 733
Per maggiori informazioni
http://fsfeurope.org/
press [at] italy.fsfeurope.org
Nel corso del 2004, le manifestazioni a favore del software libero
si sono moltiplicate così come le posizioni delle amministrazioni locali
attraverso ordini del giorno, mozioni e provvedimenti. Dunque, per
discutere del ruolo giocato dal software libero nei confronti dei
cittadini, il team italiano di Free Software Foundation Europe partecipa
a una serie di incontri pubblici per affrontare le tematiche che porta
avanti e per relazionarsi con giornalisti, amministratori locali e
organizzazioni con scopi similari ai suoi.
Lo scopo principale è dunque quello di contribuire e alimentare uno
schieramento in grado di spingere, a partire dalle realtà locali, la
divulgazione di argomenti come la libertà di informazione e la
veicolazione
della conoscenza.
Inoltre, nell'ambito della campagna lanciata a livello europeo "How much
does freedom influence your life?" [1], saranno allestiti punti
vendita attraverso cui trovare gadget, magliette e oggettistica per
un regalo di Natale nel segno del software libero. I fondi raccolti
saranno destinati al finanziamento delle spese sostenute da FSFE di
natura legale e tecnologica perché "la libertà non ha prezzo, ma ha
un costo" [2].
Ecco di seguito le località toccate da FSFE nel corso di questa
settimana:
- Trieste, 15 dicembre
Caffè San Marco, via Cesare Battisti 18, a partire dalla 11
Stefano Maffulli, presidente del team italiano, parteciperà all'evento
organizzato in collaborazione con i Linux Users Group del Friuli
Venezia Giulia "Il valore del software libero. Una prospettiva di
crescita ed innovazione per le imprese e la pubblica amministrazione".
L'intervento del presidente del team italiano verterà su "La scommessa
di FSFE e lo stato dell'arte della legislazione in Italia".
Il programma completo dell'evento è disponibile all'indirizzo
http://trieste.linux.it/eventi/valoredelsl/index.php
- Torino, 16 dicembre
Fondazione Agnelli, Murazzi, via Giacosa 38, a partire alle 14.30
All'interno dell'evento dedicato al lancio delle licenze Creative
Commons Italiane, Alessandro Rubini, socio fondatore di FSFE, terrà
un intervento dal titolo "GPL e CCPL: confronto e considerazioni".
Il programma completo dell'evento è disponibile all'indirizzo
http://www.creativecommons.it/
- Bologna, 17 dicembre
Caffè La Linea, piazza Re Enzo 1/4, a partire dalle 10
Conferenza stampa con dibattito pubblico su software libero e le
prospettive aperte con l'introduzione di appositi ordini del giorno.
Sarà presente Lele Rozza, responsabile comunicazioni esterne del
team italiano di FSFE, che tratterà di "Amministrazioni locali e
software libero".
Il programma completo dell'evento è disponibile all'indirizzo
[DEVO PREPARARE UNA PAGINA, PRIMA DI MANDARE IL COMUNICATO CI SARA'
UNA PAGINA DA LINKARE]
- Milano, 18 dicembre
IULM, Via Carlo Bo 1, a partire dalle 9,30
All'interno della conferenza "Condividi la conoscenza: nuovi Commons,
nuovi diritti", FSFE consegnerà un riconoscimento pubblico a
personaggio che si è distinto, nel corso dell'anno, per il suo impegno
alla realizzazione di una "free society" e delle libertà individuali
rispettando e promuovendo principi di democrazia, trasparenza,
pluralità con coerenza e costanza.
Il programma completo dell'evento è disponibile all'indirizzo
http://www.quintostato.it/archives/000995.html
Note
[1] http://www.fsfeurope.org/help/letter-20041209.it.html
[2]
http://mailman.fsfeurope.org/pipermail/press-release-it/2004q4/000065.html
Che cos'è la Free Software Foundation Europe:
La Free Software Foundation Europe (FSFE) è una organizzazione non
governativa senza fini di lucro che si dedica a tutti gli aspetti
del Software Libero in Europa. L'accesso al software determina chi può
far parte di una società digitale. Quindi la libertà di usare,
copiare, modificare e redistribuire software, come descritto nella
definizione di Software Libero, permette parità di partecipazione
nell'era dell'informazione. Portare all'attenzione del pubblico questi
temi, dare solide basi politiche e lagali al Software Libero e
assicurare libertà alle persone supportando lo sviluppo di Software
Libero, sono temi centrali per la FSFE, che è stata fondata nel
2001 come organizzazione sorella della Free Software Foundation
statunitense.
Contatti
Stefano Maffulli <maffulli at fsfeurope.org>
Cel: +39 347 14 93 733
Alessandro Rubini <rubini at fsfeurope.org>
Tel: +39 0382 52 95 54
Cel: +39 349 26 89 041
Per maggiori informazioni
http://fsfeurope.org/
press [at] italy.fsfeurope.org
I brevetti software danneggiano il settore elettrico europeo
6 dicembre 2004
Egregio Sig. Haider,
L'Unione Europea sta considerando di legalizzare i brevetti software [1] in
Europa. Anche se questo argomento può sembrare estraneo a ciò di cui lei si
occupa ogni giorno, potrebbe essere in futuro la causa di gravi problemi di
sicurezza per le infrastrutture elettriche europee.
Di anno in anno, l'affidabilità delle infrastrutture elettriche dipende
sempre più dall'affidabilità del software, ed è diventata un tema di
interesse pubblico dopo il black out sulla costa orientale degli Stati Uniti
nel 2003. Spesso, grandi problemi sono causati da piccoli errori, che si
propagano grazie agli effetti di rete, arrivando a colpire grandi aree.
Una possibile contromisura per questo tipo di problemi è stata suggerita
recentemente [2] da Adilson Enio Motter, scienziato dell'Istituto Max Planck
per la Fisica dei Sistemi Complessi [3]: si tratta di fermare la propagazione
dei guasti disattivando temporaneamente alcuni punti nevralgici della rete di
distribuzione elettrica.
Se la direttiva sui brevetti software fosse adottata nella sua forma attuale,
sarebbe possibile richiedere un brevetto sul cosiddetto "controllo a
cascata", a prescindere dal fatto che si sia realizzata una soluzione tecnica
che incorpora questa idea. Così, chiunque volesse implementare tecnicamente
questa idea avrebbe bisogno del permesso del detentore del brevetto, che
potrebbe negarlo o concederlo a proprio piacimento.
Potremmo citare molti altri esempi di idee che stanno alla base della
sicurezza dei sistemi software usati per il controllo delle reti elettriche
europee, o di altre infrastrutture (visto che i metodi per garantire la
sicurezza dei sistemi software sono di uso generale). È impossibile
assicurarsi a priori che un programma per computer non infranga qualche
brevetto software, visto che i programmi contengono migliaia di idee, tutte
brevettabili secondo la direttiva; molto probabilmente ci si accorgerà di
aver violato un brevetto solo quando il programma sarà già in uso e l'ufficio
legale riceverà una citazione.
Tutto ciò non solo contraddice la bozza di direttiva sulla sicurezza delle
infrastrutture elettriche, approvata dal Consiglio Europeo il 22 novembre
2004 [4], ma renderebbe ogni impresa europea del settore elettrico
vulnerabile agli attacchi di imprese specializzate in brevetti software e
studi legali specializzati in cause brevettuali.
È una prospettiva dannosa per l'Europa come regione e per il settore
elettrico europeo, ragione per cui chiediamo il suo sostegno alla nostra
lotta contro i brevetti software in Europa. Non esiti a contattarci per
ulteriori informazioni.
Con i migliori saluti,
Georg Greve
Presidente
Free Software Foundation Europe (FSFE)
Riferimenti
[1] http://fsfeurope.org/projects/swpat/swpat.en.html
[2] http://scitation.aip.org/getabs/servlet/GetabsServlet?prog=normal&id=PRLTAO…
[3] http://www.mpipks-dresden.mpg.de/
[4] http://www.euractiv.com/Article?tcmuri=tcm:29-131147-16&type=LinksDossier
1. La FSFE non abbandona la causa contro Microsoft
2. La FSFE ottiene lo status di osservatore alla WIPO
3. La cooperazione internazionale si intensifica
4. Due membri della FSFE partecipano alla SFScon
5. Altre apparizioni pubbliche
1. La FSFE non abbandona la causa contro Microsoft
Microsoft ha continuamente cercato di convincere i sostenitori della
Commissione Europea nella causa antitrust a ritirare il proprio
sostegno alla Commissione, formulando offerte di tipo finanziario.
Dopo l'accordo raggiunto con Sun Microsystems, è ora la volta di quelli
con Novell e la CCIA, che hanno deciso di ritirarsi dalla causa. Alla
luce di questi sviluppi, la FSFE riafferma la propria determinazione a
sostenere la Commissione Europea in questa causa antitrust che farà
storia, per cui si aspetta a breve una sentenza.
L'esito della causa dipende ora ancor più dall'affidabilità e
dall'indipendenza della FSFE, con l'inevitabile aumento delle risorse
personali e finanziarie che la FSFE dovrà impiegare. Chiunque può
aiutare a rafforzare la posizione della FSFE contro Microsoft con una
donazione.
http://www.italy.fsfeurope.org/projects/ms-vs-eu/http://www.italy.fsfeurope.org/help/paypal.it.html
2. La FSFE ottiene lo status di osservatore alla WIPO
La Free Software Foundation Europe è ora ufficialmente accreditata come
osservatore alla WIPO (World Intellectual Property Organization -
Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale), dove lavorerà
assieme ad altri attori per mettere in discussione l'ideologia secondo
cui la costituzione di monopoli legali sulla conoscenza sia la soluzione
migliore. Come annunciato nella dichiarazione sulla WIWO di ottobre, la
FSFE lavorerà per trasformare la WIPO in una "Organizzazione Mondiale
della Ricchezza Intellettuale".
http://www.italy.fsfeurope.org/projects/wipo/
3. La cooperazione internazionale si intensifica
All'inizio dello scorso mese, Georg Greve ha tenuto l'intervento di
apertura al "Congresso Internacional de Software Livre (CONISLI)" di San
Paolo, in Brasile. Ha anche colto l'occasione per intensificare i
rapporti con la vivace comunità del software libero brasiliana e per
visitare vari "Telecentro" a San Paolo; il movimento dei Telecentro
è a tutt'oggi il principale progetto di inclusione digitale al mondo e
un esempio primario di come il software libero può creare opportunità
per le persone in modo diretto e sostenibile.
4. Due membri della FSFE partecipano alla SFScon
Il LUG Bozen/Bolzano/Bulsan ha deciso di estendere l'annuale
appuntamento con il Linux Day, organizzando la "South Tyrol Free
Software Conference" (SFScon). L'evento si è rivolto anche al di fuori
del pubblico abituale, ad esempio prevedendo un raduno di autori della
Wikipedia. La FSFE ha supportato questa conferenza con tre interventi:
Werner Koch ha parlato a proposito di "Privacy e tecniche di
crittografia", Alessandro Rubini ha presentato il "Software Libero nella
scuola" e ha dato un'"Introduzione alla programmazione del kernel".
5. Altre apparizioni pubbliche
Il 5 novembre si è tenuto a Västerås un seminario sul software libero,
organizzato dal LUG locale, dall'Associazione Linux Svedese e dal
Dipartimento di Informatica e Ingegneria dell'Università di Mälardalen.
Jonas Öberg ha tenuto un'introduzione alle quattro libertà che rendono
libero il software.
L'11 novembre Alessandro Rubini ha svolto a Genova un intervento sul
processo di sviluppo del software libero. Ha spiegato che lo sviluppo
collaborativo è un fattore positivo, ma che i progetti più piccoli
spesso non riescono ad aggregare una grande comunità; ciononostante, se
il software sviluppato è libero, questi progetti costituiscono comunque
delle valide soluzioni a determinati problemi anche per anni dopo che la
fase di sviluppo è terminata. All'evento hanno partecipato varie scuole
e la conclusione del dibattito è stata dedicata al tema del software
libero nell'educazione e a quello dei brevetti software.
L'elenco di tutti i bollettini della FSFE si trova su
http://www.italy.fsfeurope.org/news/newsletter.it.html